Percorso benessere all'Isola Lunga
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La bellissima città di Palermo sorge in un ambiente ideale, sia come clima che come posizione. Nei pressi della città è la verdeggiante “conca d’oro”: un tempo interamente coltivata ad agrumeti, oggi purtroppo sacrificata al bisogno di nuove moderne costruzioni. Il nome fenicio della città era Zyz, “il fiore”; con quel nome divenne una delle basi della penetrazione prima fenicia, poi cartaginese, in Sicilia. Fu in seguito conquistata dai Romani ed il suo nome divenne Panormus.
Nel Medioevo fu in mano ai bizantini fino al IX secolo quando grazie alla conquista araba raggiunse il suo massimo splendore e divenne la capitale della Sicilia, divenuta a sua volta un emirato. La città si arricchì così di palazzi sontuosi, di moschee (più di trecento) e di mercati pieni di vita. In mano ai Normanni, che fecero del Càssaro il loro quartier generale, divenne la capitale del regno, fino all’arrivo di Federico II, che riunì tutte le caratteristiche acquisite dalla città nel corso dei secoli e sotto le differenti dominazioni, e ne fece una città ancora più splendida e cosmopolita.
La Cattedrale di Monreale ed il suo stupendo chiostro, opera maestra di arte bizantina-arabo normanna è completamente rivestita da mosaici in oro per un totale di 6.340 mq., secondo per estensione solo a Santa Sofia di Istanbul. Da vedere: la Cattedrale, Palazzo dei Normanni e la Cappella Palatina, San Giovanni degli Eremiti, tour panoramico di Piazza Pretoria, Quattro Canti ed il Foro Italico. Da non perdere gli affascinanti mercati storici, il Santuario di Santa Rosalia a Montepellegrino e la spiaggia e borgo marinaro di Mondello nella quale si eregge lo stabilimento balneare di stile barocco. A Mondello paese troverete i venditori di "ricci", i "purpari" (venditori di polipi bolliti) ed una serie di locali e trattorie dalle quali fuoriescono odori della gastronomia palermitana (arancine, panelle, crocchette dette in dialetto "cazzilli", sfincione, "vasteddi" caratteristiche della cucina araba) e vini tipici siciliani che ben si sposano con l'arte culinaria siciliana apprezzata nel mondo.